Le sale del Trés

Il ristorante si compone di tre sale: la sala storica, con la piccola saletta Bovone, così chiamata perché lì stava il tavolo occupato da sempre e ancor oggi da questa famiglia di produttori di vino, affezionati a Teresa prima e a Margherita ora. Nella stessa saletta era solito accomodarsi anche Paolo Farinetti, spesso in compagnia di Beppe Fenoglio. Sul muro di pietra di Langa, è ancora possibile vedere i tasselli con cui era ancorato il posto telefonico pubblico, che collegava Alba a Trezzo Tinella. Vi è poi la vineria, dove sorgeva anticamente la cantina, con voltini in mattone antico e pietra. Una terza sala più recente completa la struttura: tutto il locale è stato rivisto nel 2020 sotto la guida di Marco Poncellini, artista d’architettura. Molto vasto è lo spazio esterno, con due dehors e il bosco, dove, nelle belle giornate primaverili ed estive, è possibile pranzare in mezzo agli orti, al fresco di una topia tra le piante e i fiori che vengono impiegati in cucina.

Il bosco con gli orti

Nelle belle giornate di primavera ed estate, il bosco e il dehors rendono la sosta al Trés ancora più piacevole e rilassante.
Non abbiamo una terrazza sui vigneti né un castello da fiaba, ma abbiamo un bosco dove si può pranzare in mezzo agli orti, tra il cinguettio degli uccellini e il frinire delle cicale.

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